Incidenza dell'obesità in Lombardia

Responsabile di progetto - Armando De Crinito. Gruppo di ricerca - Armando De Crinito, IReR; Angelo Sferrazza;Massimo Donati; Primino Botta; Arnaldo Brocchieri; Giorgio Bottani; Esio Ronchi; Pasquina Piemontese

Dati di pubblicazione -  Rapporto di ricerca Abstract Rapporto Finale Scopo del lavoro è valutare l’incidenza dell’obesità nella popolazione adulto/infantile afferente agli ambulatori di medicina generale.
Hanno preso parte allo studio 8 medici di medicina generale e 4 pediatri di libera scelta della provincia di Milano appositamente selezionati.

Nel periodo dicembre 2005 – aprile 2006 sono state raccolte 8215 schede relative alla popolazione adulta e 1815 di soggetti in età pediatrica.
La prevalenza dell’obesità e grande obesità è risultata essere più contenuta nella nostra popolazione nei confronti di altre nazioni ad analogo sviluppo economico; in particolare è tra 2 e 3 volte meno della frequenza registrata negli USA; se, tuttavia, sommiamo la quota di soggetti soprappeso, vediamo che la percentuale di individui con BMI<25 diventa inferiore al 50% nei due sessi, a partire dai 40 anni circa; il fenomeno è più evidente nel sesso maschile, ove è particolarmente frequente il fenomeno del soprappeso, mentre la percentuale di obesi è simile tra maschi e femmine.
Nella nostra popolazione, non si registra una minor frequenza di soprappeso nelle decadi di vita più avanzate, ritrovando quindi un’importante quota di ultrasettantenni in eccesso ponderale.

Il disordine alimentare, soprattutto l’assumere cibo al di fuori dei tre pasti principali e la sedentarietà (poco moto e tanta TV) sono correlati con l’incremento ponderale e la scarsa attività fisica. La marcata fruizione del mezzo televisivo caratterizzano la nostra società fin dai primi anni di vita.

Nella popolazione pediatrica prevale la quota di normopeso, con ulteriore incremento della percentuale di soggetti con BMI<25 all’inizio dell’età adulta.